Conversazioni su carta
PREMESSA SUL PERCORSO
NON DEVI SAPER DISEGNARE - NON DEVI CONOSCERE NESSUNA TECNICA IN PARTICOLARE
Fare, anche se non sappiamo come fare.
Tutto è concesso e nel mio modo di vedere il disegno, che lo vede alla pari di qualsiasi forma espressiva abbia il nostro corpo per raccontarsi -il canto, la parola, il gesto, i movimenti del corpo, le espressioni del viso- la consegna principale è
“Fai tutto ciò che vuoi fare e che riesci a fare, liberamente – Io non giudico e tu non ti giudichi”.
Che è come dire “Dillo con parole tue”. Però quando parli, e ti rivolgi a qualcuno, anche a te stesso, le parole vanno in qualche modo pronunciate, modulate, espresse… e siamo più abituati a compiere una miriade di azioni istintive e automatiche rivolte a formulare un concetto perché venga capito. Perfino da noi stessi. C’è della cura in questo, c’è una attenzione non consapevole ma che è comunque messa in atto, ogni volta.
Quando ci predisponiamo a disegnare invece –tracciare un segno, anche di senso non compiuto- e ci si dice “fai, traccia, non pensare, segna” vorrei che ci fosse la stessa attenzione e cura. Posso fare ciò che voglio ma lo farò in modo che il gesto abbia per me un VALORE. La carta è una superficie sacra, ciò che vado a tracciare in un qualche modo lo è, mi servirà anche se lo butterò via. MA se non ho voglia, se non ci credo, se non ho fiducia nel feedback che questa azione mi darà, meglio non iniziare.
Ci sarà un giorno o un momento migliore in cui sarò più predisposto.
Non devo forzarmi, non devo “fare tanto per farlo”, non sono obbligato.
Quando lo farò, lo farò con amore e capacità di ascolto.
IL PERCORSO E IL SUO SVILUPPO
Ci sono due strade principali. Una più tecnica ma che non ti insegnerà a disegnare. Ti insegnerà a sentire il tuo gesto grafico, e ad ascoltare un feedback che ti verrà dato dalla carta, dalla matita che avrai in mano, dalla tua forza nel tracciare, o dalla tua distrazione, o dalla tua rabbia.
E partiamo dai due gesti di base: il punto e la linea.
Accanto a questo, si snodano due percorsi su due libri che mi hanno in qualche modo sorpreso, e che vi consiglio (troverete tutte le indicazioni sulle schede)